Foro Maculare
La retina è un tessuto nervoso che permette di raccogliere le immagini esterne comeimpulsi luminosi ed inviarli come stimoli nervosi fino alla corteccia cerebrale occipitale,attraverso un percorso neurologico molto lungo ed estremamente complesso. Questo percorso è costituito dai vari strati nervosi della retina, nervi ottici,chiasma ottico fino alla zona del cervello posta dietro la nuca. E’ in quest’ultima sede che gli impulsi nervosi si trasformano in immagini. Il punto iniziale di questa via è la macula, una piccola porzione della retina deputata alla visione piu nitida e distinta. La macula è la parte centrale della retina, quella più ricca di fotorecettori (coni e bastoncelli)
Il foro maculare è una grave patologia dell’occhio che colpisce la macula, definita come una perdita di sostanza parziale o a tutto spessore. Il foro maculare può causare la perdita della visione centrale piu o meno grave a seconda che sia parziale o a tutto spessore. Nei fori maculari piu gravi, quelli a tutto spessore, si forma una macchia centrale, detta scotoma, che purtroppo non permette piu di vedere bene. Le cause che determinano il foro sono solitamente di origine traumatica, come ad esempio un distacco posteriore del vitreo che provoca una forte e prolungata trazione sulla macula, un edema maculare o un’infezione intraoculare persistente nel tempo. LA diagnosi viene comunemente fatta attraverso una routinaria visita oculistica generale. Una volta diagnosticato va valutato quantitativamente grazie alla tomografia a coerenza ottica (OCT).
Come precedentemente detto per i copri mobili vitreali La cavità interna dell’occhio contiene una sostanza gelatinosa trasparente chiamata corpo vitreo, costituito dal 98 % circa di acqua e da cellule,proteine acido ialuronico e Sali minerali. Il Vitreo è in contatto con la superficie interna dell’occhio e contribuisce a mantenere la retina adesa al fondo oculare. Con l’invecchiamento, il corpo vitreo va incontro a trasformazioni chimico-fisiche che possono indurre la sua contrazione; quando ciò accade, il corpo vitreo si distacca dal polo posteriore dell’occhio e quindi dalla retina, un fenomeno conosciuto come distacco posteriore del vitreo .In genere, il distacco posteriore del vitreo avviene senza problemi; Possono manifestarsi i corpi mobili vitreali e i fosfeni senza altre alterazioni. talvolta, però, il corpo vitreo mantiene delle zone di contatto con la macula e ciò causa una trazione progressiva sulla macula stessa, ( trazione vitreomaculare). Se persiste questa trazione può produrre un foro maculare a tutto spessore con la creazione dello scotoma; questo evento crea un punto cieco nella visione centrale e, se non si interviene rapidamente, si può arrivare alla perdita irreversibile della visione centrale.
Anche nei casi più gravi, il foro maculare non causa la perdita completa della visione, poiché la visione periferica non viene danneggiata.
Non ci sono studi scientifici che evidenzino l’utilità netta e marcata di alcune abitudini alimentari e di vita o farmaci che facciano passare il disturbo. Sicuramente stili di vita sani e regimi alimentari a base di molta acqua frutta e verdure aiutano a prevenire la formazione del distacco di vitreo patologico con trazione sulla macula. Alcuni integratori a base di Sali minerali , amminoacidi vitamine e acido ialuronico possono empiricamente sostenere biochimicamnte il vitreo, apportando maggiori concentrazioni delle sostanze che lo compongono. In presenza di un foro maculare, l’unico trattamento disponibile attualmente è chirurgico, tramite vitrectomia mininvasiva.
La vitrectomia viene effettuata utilizzando strumenti di microchirurgia ad elevatissima precisione, talmente sottili che solitamente non necessitano di punti di sutura. questi vengono introdotti all’interno dell’occhio attraverso piccole incisioni nella sclera (la parte bianca dell’occhio). Durante l’operazione, un microscopio operatorio permette al chirurgo di osservare l’interno dell’occhio. Il corpo vitreo viene asportato mediante uno speciale strumento denominato vitrectomo e sostituito da un gas espandibile, che viene iniettato nella cavità vitreale attraverso una microcannula. Una volta iniettato all’interno dell’occhio, il gas forma una bolla che, espandendosi, spinge i lembi di retina attorno al foro maculare contro la parete posteriore dell’occhio. Perché questo avvenga, il paziente operato deve rimanere in una posizione “a faccia in giù”. In questo modo, il lembo di retina che si era distaccato può aderire nuovamente al fondo oculare e il tessuto maculare può rimarginarsi.
La vitrectomia è effettuata in sala operatoria e può avere una durata piuttosto variabile a seconda dei casi.(solitamente Dai 40 ai 60 minuti).L’intervento viene eseguito in anestesia locoregionale tramite una iniziene sotto il bulbo, con il paziente vigile. Dopo l’intervento, il gas iniettato nell’occhio al posto del corpo vitreo è riassorbito molto lentamente e sostituito per via naturale dall’umor acqueo, il liquido trasparente che viene prodotto nella camera anteriore dell’occhio.
Dopo un intervento di vitrectomia, la bolla di gas deve rimanere il più possibile a contatto con la macula poiché ciò favorisce il mantenimento della sua posizione fisiologica e ne favorisce la guarigione, pertanto la testa deve essere mantenuta in una posizione “a faccia in giù”. Questa posizione è d’obbligo per un periodo di tempo che va da uno a qualche giorno e da essa dipende il successo dell’intervento. Nel periodo di guarigione, durante il quale la bolla di gas permane all’interno dell’occhio, è rigorosamente vietato prendere l’aereo o viaggiare ad altitudini elevate, onde evitare bruschi e pericolosissimi aumenti della pressione intraoculare.