Glossario del Dentista
Glossario Odontoiatria
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Aboutment
Punto di appoggio; è usato in protesi per indicare il dente o la radice che sorregge un ponte o una protesi.
Abrasione
Usura o molaggio di sostanza dentaria (smalto, dentina, cemento) che comporta la diminuzione della superficie occlusale della corona. Avviene per frizione con denti antagonisti. L'abrasione fisiologica avviene lentamente ed è in relazione con la funzionalità dell'apparato stomatologico. L'abrasione patologica si produce in modo irregolare per cause al di fuori dell'atto masticatorio, quali malocclusioni, bruxismo, spazzolamento inadeguato, o con dentifrici contenenti ingredienti abrasivi, movimenti buccolinguali delle arcate, precontatti, abitudini viziate, tics.
Actinomicosi
Infezione causata da un fungo aerobico, l'actinomicens israeli, ospite abituale della flora orale; clinicamente si distinguono la forma cervico-facciale, l'addominale e la toracica. La forma più comune, cervico-facciale origina in bocca dopo un trauma (avulsione dentaria). Caratterizzata da enfiagione dura, che successivamente diventa fluttante, supportando con formazione di fistolosi dai quali fuoriesce un pus verdastro, contenente le caratteristiche druste, colonie di organismi dall'aspetto di granuli di zolfo.
Afta
Ulcerazione della mucosa orale:
- di Bednar: ulcera in corrispondenza del palato molle che ricorre nel neonato.
- ricorrente, vedi herpes.
Agenesia dentaria
Anomalia caratterizzata dall'assenza di germe di uno o più denti (confronta: oligodontia - ipodontia).
Allergia
Reazione antigene-anticorpo in casi di non usuale o esagerata specifica suscettibilità verso una sostanza che per altri non lo è.
Amalgama
Lega di due o più metalli (argento, stagno, rame, zinco) con il mercurio, impiegata per le otturazioni dei molari e premolari.
Ameloblastoma
Tumore dei mascellari ( a malignità locale) di provenienza dall'epitelio odontogeno. E' un tumore epiteliale caratterizzato da nidi di cellule costituite in un singolo strato periferico che assomigliano agli ameloblasti e che racchiusono un gruppo centrale di cellule a reticolo stellato.
Amelogenesi imperfetta
Displasia ereditaria che interessa lo smalto dei denti decidui e permanenti, irregolarmente distribuita sulla superficie della corona.
Anaplasia
Mutamento regressivo di cellule verso forme più primitive o indifferenziate. E' un importante criterio di malignità.
Anodonzia
Anomalia caratterizzata dalla mancanza totale dei denti, con assenza delle ghiandole sudoripare, dei capelli (ipotricosi) e dei peli.
Anticorpi
Sostanze specifiche (globuline) che si trovano nel siero di un animale a seguito di un'iniezione di elementi estranei (antigene): cellule di tessuti, microbi o loro prodotti di elaborazione (secrezione cellulari, tossine) o composti organici (albumine, nucleine).
Apicectomina
Resezione dell'apice; intervento proposto da Partsch per il trattamento chirurgico dei processi di parodontite apicale.
Articolazione temporo-mandibolare
Giunto formato dal condilo, dalla fossa glenoide e dal disco interarticolare. E' parte integrante del sistema stomatognatico che permette i movimenti mandibolari durante la masticazione, la loquela, la deglutizione, in relazione ai muscoli pertinenti, così da concorrere ai movimenti traslatori e del tipo cerniera o combinati tra loro.
Ascesso
Raccolta circoscritta di pus in una cavità formatasi per distruzione di tessuti, delimitata da una membrana (cencio).
Ascesso dentario
(o periapicale, per la sua collocazione nell'alveolo) - Conseguente a una infezione cronica del canale radicolare con mortificazione totale della polpa.
Attacco epiteliale
La continuazione dell'epitelio del solco gengivale che è unito alle strutture dentarie (alla base del solco o tasca). Listgarten ha messo in evidenza l'evoluzione dei dispositivi di aderenza, cosiddetti desmosomi dalla loro prima comparsa fino allo strato corneo, indicandone la funzione di solidarietà ai fini della cellula e dell'integrità dell'epitelio e conseguentemente dell'attacco epiteliale.
Attivatore (di Andersen-Häupl)
Apparecchio miofunzionale removibile per la terapia delle disgnazie. Agisce trasmettendo passivamente forze attivate dalla funzionalità muscolare e trasmesse ai denti e ai processi alveolari.
Autopolimerizzazione
Che polimerizza senza il concorso di calore esterno ma con l'aggiunta di un catalizzatore che accelera o ritarda la reazione chimica del processo.
Banda
Anello in acciaio inossidabile fissato ai singoli denti con cementi all'ossifosfato o vetroionomerici (ortodonzia).
Bass (tecnica di B.)
Metodica di spazzolamento dentale eseguita appoggiando le setole tra dente e gengiva con angolo di 45°. Le punte delle setole vengonosospinte negli spazi interprossimali e nelle tasche gengivali; si compiono poi dei brevi movimenti vibratori, a pressione costante. Risulta indicata per tutti gli individui.
Bennet (movimento di B.)
Spostamento laterale del condilo del lato lavorante, nel movimento di lateralità della mandibola.
Bilanciante (lato b,)
Lato opposto al lato lavorante, abitualmente è il lato verso il quale è spostata la mandibola.
Bite (o biteplan)
Apparecchio rimovibile per trattare disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare o i muscoli ad essa prossimali.
Bite-wing
Pellicola radiografica che evidenzia un gruppo di tre o quattro corone dentarie e le antagoniste per la ricerca di processi cariosi interprossimali.
Black (classificazione di B.)
Distingue le carie secondo la localizzazione della lesione.
1a classe = dei solchi acclusali e della fossetta vestibolare dei molari inferiori e linguale dei molari superiori, della fossetta linguale dell'incisivo laterale superiore.
2a classe = carie prossiamale dei premolari e molari.
3a classe = carie prossimale degli incisivi e canini, senza interessamento dell'angolo incisivo.
4a classe = id. con interessamento dell'angolo.
5a classe = carie del colletto vestibolare o linguale.
Bolton (indice di B.)
Espressione numerica del rapporto ideale tra i diametri mediodistali dei denti dell'arcata superiore nei confronti di quelli dell'arcata inferiore.
Bruxismo
Scontrazione esercitata inconsciamente durante la notte o di giorno dai muscoli elevatori della mandibola sotto l'influenza di determinati stati nervosi. A livello delle arcate ne conseguono pressioni, frizioni, digrignamenti che si ripercuotono negativamente sulle superfici dentarie e sul parodonto (abrasione e riassorbimento).
Calcio (idrossi di c., CA(OH)2)
Stimola l'attività vitale degli odontoblasti produttori di dentina secondaria. Indicato per incappucciamenti diretti ed indiretti della polpa.
Candida albicans (Monilia albicans)
Fungo abituale ospite del cavo orale, capace di assumere un ruolo patogeno monoliasi orale o sistematica).
Carcinoma
Tumore maligno epiteale, con stroma fibroso cavitario che norma un sistema contenente cellule libere in un liquido più o meno abbondante.
Carie
Malattia del dente che lo distrugge (Fauchard). Processo patologico irreversibile del dente caratterizzzato da demineralizzazione dei componenti inorganica e distruzione di quelli organici. I batteri, in particolare lo strept. mutansn nutrendosi dei residui degli zuccheri sulla parete dentale, producono l'acido lattico responsabile della demineralizzazione.
Cefalometria
Analisi della struttura cranica, attuata mediante la ricerca di punti convenzionali su proiezione teleradiografica in forma lateralis, e postero-anteriore. il tracciato cefalometrico risulta indispensabile nella diagnosi preliminare e nel corso di cure ortodontiche.
Cemento
Tessuto mineralizzato che ricopre la parte esterna della radice (dentina radicolare) dal colletto del dente all'apice. Fa parte del parodonto; vi si inseriscono le fibre periodontali /fibre di Sharpey).
Ciste
Sacco membranoso contenente un liquido, una sostanza molle, un gas. Esistono cisti di diversa natura [vedi voci seguenti].
Ciste da ritenzione
Come di secreto ghiandolare (ranula). Ciste sebacea - Conseguente ad ostruzione di una ghiandola sebacea. Ciste traumatica - Conseguente a ferite o traumi. Ciste tireoglossa - Del canale omonimo.
Ciste dentifera (follicolare)
Che contiene un dente o una parte di denti di provenienza dall'organo dello smalto.
Ciste radicolare
Che compare a livello di una radice, proveniente da un granuloma dentario. Quando un granuloma dentario, durante la sua formazione, casualmente entra in contatto con delle cellule epiteliali, (residuate dalla formazione del dente) chiamate isole epiteliali del Molosseo, queste provvedono a rivestire con una membrana epiteliale, e quindi non riassorbibile, il granuloma stesso, facendolo evolvere in cisti.
Classe I di Angle
Rapporto corretto tra mascellare e mandibola con lieve posizione più anteriore del mascellare rispetto alla mandibola.
Classe II di Angle
Rapporto alterato tra mascellare e mandibola con posizione decisamente più anteriore del mascellare rispetto alla mandibola (causato da eccessiva crescita del mascellare, ridotta crescita della mandibola o una combinazione di entrambi).
Classe III di Angle
Rapporto alterato tra mascellare e mandibola con posizione decisamente più anteriore della mandibola rispetto al mascellare (causato da ridotta crescita del mascellare, eccessiva crescita della mandibola o una combinazione di entrambi).
Classi Scheletriche in Ortodonzia
Il rapporto che intercorre tra il mascellare superiore e l'inferiore, chiamato anche Classi di Angle.
Coalesceza
Fusione parziale o totale di due follicoli dentari vici che comporta la fusione totale o parziale della corona e della radice.
Composito
Materiale resinoso adatto alla ricostruzione estetica e funzionale dei denti anteriori. Le resine composite sono costituite da una fase organica (matrice), fase intermedia o interfacies (agenti leganti) e da una fase dispersa (riempitivo o filler). Ciascuna di queste tre fasi ha i contenuti idonei a formulare una base merceologica per una corretta classificazione (compositi a grana grossa, compositi a grana fine, microfills, ibridi).
Deglutizione (infantile)
Contrariamente a quanto avviene con l'atto della deglutizione dell'adulto dove la mandibola è stabizzata in contatto occlusale dalla contrazione dei muscoli elevatori innervati dal V paio, cosicchè il miloioideo sospinge la lingua che viene ad appoggiarsi verso l'alto e in avanti mentre il bolo alimentare viene trasportato all'indietro verso l'imbocco dell'esofago. Nel lattante la lingua si inserisce fra le creste alveolari ed entra in contatto con il labbro inferiore, mentre le lebbra si contraggono fortemente (Bosma, 1967) si considera anormale o atipica quando essa persiste oltre il 10° anno di vita.
Dens in dente
Anomalia di struttura che colpisce più frequentemente l'inciso laterale o il canino che presenta nella sua cavità pulpare un denticolo i cui tessuti sono invertiti rispetto al normale. Inoltre la polpa comunica sia con il periodonto che con la superficie della corona.
Denticolo
Dente di volume ridotto. Incluso in un dente o comunque al posto dell'incisivo laterale o del 3° molare, che possiede tutte le caratteristiche anatomiche di un dente, ma in miniatura.
Dentizione
L'insieme dei denti allineati sulle arcate. D. di latte o decidua e d. permanente. Usato anche epr definire l'eruzione dei denti.
Diastema
Spazio interdentario, situato fra incisivo laterale e canino superiore. Impropriamente usato per indicare lo spazio fra i due incisivi centrali che invece è detto trema.
Disgnazia
Conseguenza di sviluppo irregolare dei mascellari (Andresen) e per indicare irregolarità di posizione deii denti, delle arcate, dell'occlusione, dell'articolato rispetto al cranio e della funzione.
Displasia
Difettosa formazione del dente al momento della sua calcificazione che si evidenzia con l'assenza congenita di alcune sue parti (ipoplasie).
Distrofia
Disturbo della nutrizione che agisce sia durante la calcificazione del germe dentario sia sul dente formato, residuando lesioni irreversibili.
Dry socket (alveolite secca)
L'alveolo è beante con le pareti lucide e grigiastre acutamente dolente a tipo nevralgico.
Ectopia (dentale)
Anomalia di situazione che concerne denti situati all'interno o all'esterno delle arcate.
Emofilia
Malattia emorragica costituzionale legata al sesso, caratterizzata da alterazione della tromboplastino-formazione. Nell'emofilico l'emorragia complicante l'estrazione dentaria rappresenta un'evenienza di estrema gravità.
Endodonto
Complesso di cavità macroscopiche pulpo-coronali e pulpo-radicolari (camera pulpare, canale principale, laterali secondari ed accessori) e di cavità microscopiche prolungate nella dentina (tubuli o canicoli).
Endodonzia
Branca dell'odontoiatria che si occupa della prevenzione, eziologia, diagnosi e trattamento di tutte le malattie della polpa e dei tessuti apico-periapicali.
Epitelio
Sottile strato di cellule che riveste o tappezza organi e tessuti del corpo. La mucosa orale è costituita da cellule epiteliali.
Esostosi
Iperplasia ossea che si sviluppa all''esterno della superficie ossea o su una radice dentaria.
Essudato - Fuoriuscita di liquido e cellule dai capillari e dalle piccole vene dei processi infiammatori.
Fans
Farmaci antinfiammatori nonsteroidei. Vengono suddivisi in salicilici, pirazolici, indolici fenilpropionici, arilacetici ed altri.
Fenotipo
Insieme dei caratteri somatici visibili di un essere vivente (statura, colore degli occhi e dei capelli). Sono dovuti in parte all'eriditarietà e in parte all'azione dell'ambiente.
Ferula
Filo metallico liscio e festonato che si adatta, legandolo ai singoli denti, per la contenzione di fratture dei mascellari.
Film
Placca accumulata sulle superfici dentarie formata da batteri o precipitato organico della saliva.
Fistola
Sbocco di un dotto che si diparte da un processo patologico cronico alveolare o da una cavità naturale Fistola alveolare - Fistola che comunica con la cavità di un ascesso alveolare. Fistola oroantrale - Pertugio o comunicazione tra un seno mascellare e la cavità orale, attraverso il fondo di un alveolo Fistola salivare - Comunicazione tra un dotto o una ghiandola salivare e la superficie cutanea o cavità orale.
Fluoro
Metalloide del gruppo alogeno di peso atomico 19. Si trova nel spatofluore. Simbolo chimico F. somministrato per via generale o topica possiede un'efficace azione carioprofilattica.
Fluorosi
Intossicazione da prolungata assunzione di fluoro che accresce la densità delle ossa con ipoplasia e decolorazione dei denti. Fluorosi dentaria endemica - Ipoplasia dello smalto con marezzature di colore marronastro cosiddetto motled enamel, dente scritto, dentes veteados.
Fotopolimerizzazione
Polimerizzazione, cioè passaggio dallo stato di monomeri a quello di polimeri (più semplicemente indurimento) indotto dalla luce (cfr. fotopilimerizzabile).
Frenulo
Fascio di tessuto muscolare e fibroso rivestito da mucosa, che si estende dalla mucosa alveolare alla linea di giunzione muco-gengivale (frenulo vestibolare) e dalla faccia ventrale della lingua al pavimento della bocca (frenulo linguale).
Gengiva
Tessuto fibroso ricoperto da mucosa che circonda i colletti dei denti e si continua con il legamento periodontale.
Gengiva aderente
Porzione della gengiva che si diparte dalla gengiva marginale alla giunzione muco-gengivale ed è separata da questa dalla mucosa alveolare. Il suo aspetto a buccia di arancia è la risultante dell'estensione delle fibre gengivali nella lamina propria.
Gengiva libera
E' quella parte di gengiva non aderenre (porzione coronale) che circonda i denti e forma il solco gengivale. Gengiva marginale - La parte di gengiva libera situata sul lato labiale (vestibolare), buccale, linguale, e palatale dei denti.
Gengivite (catarrale)
Infiammazione transitoria della g. e/o mucosa orale che si accompagna ad eritema, edema e desquamazione epiteliale (occasionale).
Gengivite (desquamazione)
Infiammazione della g. con tendenza alla desquamazione della superficie epiteliale (menopausa, stress biologici di varia natura, stimolazioni estrogene).
Gnatologia
Branca dell'odontologia che studia il sistema masticatorio dal punto di vista fisiologico, dei suoi disturbi funzionali. Prevede il trattamento acclusale con apparecchiature che registrano i movimenti mandibolari nelle varie escursioni, posizione e rapporti intermascellari per una funzionalità gnatica ottimale.
Granuloma
Massa localizzata di tessuto di granulazione, circondata da una capsula fibrosa che aderisce all'apice radicolare di un dente con polpa non vitale in preda a involuzione, cioè andata in putrefazione e quindi infetta il tessuto di granulazione.L'osso provvede a formare intorno alla fonte d'infezione, è come un argine, una barriera per evitare il suo diffondersi e rischiare una setticemia. (cfr. malattia focale). Granuloma interno (pulpoma, pink spot) - Lesione pulpare a evoluzione centrifuga indipendente da un processo carioso, che ha sede più frequentemente nei denti monoradicolari.
Guard Bite
Apparecchio rimovibile in resina che ricopre le superfici occlusali ed incisive dei denti, per stabilizzare i denti e stabilizzare gli effetti traumatizzanti di interferenze occlusali.
Guida
Profilassi dell'endognazia con avulsione dapprima dei 4 canini e 4 primi molari decidui e in seguito dei premolari (Kjellgren).
Guida condilare
Inclinazione della traiettoria della testa dei condili rispetto al piano masticatorio durante l'apertura e lo spostamento in avanti della mandibola (media 34"). Sull'articolatore traiettoria simile a quella prodotta dai condili nell'articolazione temporo-mandibolare. Guida incisiva - Aggiustaggio in relazione occlusale, tale da produrre un minimo overbite e un massimo overjet.
Herpes Labialis
Affezione labiale causata da virus herpes caratterizzata da vescicole che rompendosi residuano ulcere. Herpes simplex - Infezione da virus herpes simplex. Ricorre nei bambini tra i 2 e 5 anni producendo gengivostomatiti, cheratocongiuntiviti, vulvovaginiti ecc. Le maifestazioni ricorrenti comprendono l'herpes labiali.
Igienista dentale (Dental hygienist)
Persona formata in una scuola speciale per l'apprendimento della profilassi dentaria e successivo esercizio professionale che comprende la profilassi e la prevenzione delle malattie dei denti con metodi e tecniche adeguate. Abilitato, in particolare alla pulizia dentale, o ablazione del tartaro, ed all'insegnamento dell'igiene orale.
Impianto dentario
Trasferimento di un dente sano dalla sua sede nell'alveolo di un dente estratto.
Impianto osteointegrato - Carico dopo l'integrazione. Impiento endoosseo - Citi, aghi lame (tecnica in disuso superata da osteointegrato).
Incappucciamento (della polpa)
Diretto: intervento che mira a proteggere la polpa dentaria messa a nudo accidentalmente o per cause patologiche, applicando sostanze non irritanti e capaci di richiamare una rigenerazione della dentina. Indiretto: applicazione sullo strato di dentina rammollita e in prossimità della polpa dentaria di una sostanza che stimola e favorisce la dentinogenesi.
Ingranaggio dentario
Modo di venire a contatto dei denti, specificamente il gioco intercuspidale ad arcate chiuse.
Inlay (o intarsio)
Otturazione fusa in oro o porcellana o in resina che viene cementata in una cavità preparata nel dente. L'intarsio è indicato soprattutto nelle classi prima, seconda e quinta di Black nei premolari e molari.
Intercuspidazione
Quando le cuspidi della faccia occlusale dei denti del mascellare si inseriscono nelle fossette corrispondenti dei denti della mandibola e viceversa, in combaciamento.
Iperestesia dentinale
Spiccata sensibilità al contatto di sostanze fredde, dolci, acide che i denti di certi soggetti presentano, e che predilige determinate zone di dente (colletto).
Lamina dura
Sottile strato di osso corticale che riveste l'alveolo. In Xgrafia appare come una sottile linea continua chiara. - L. propria: zona di tessuto connettivo al di sotto di una membrana mucosa nella gengiva. Nella l.p. si distingue una zona papillare contenente vasi e nervi che provengono dall'osso alveolare e dal legamento perodontale e una zona reticolare, più centrale che confina con il periostio dell'osso alveolare.
Leucoplachia
Placca bianca sulla lingua, labbra e mucosa orale con indurimento degli strati mucosi superficiali.
Levigatura (delle radici)
Asportazione del cemento permeato da endotossine batteriche.
Lip bumper - Mezzo di correzione ortodontica attivato dalla muscolatura labiale e circumolare- Il lip bumper è indicato in periodo di dentizione mista come mantenitore di spazio e per incrementare la lunghezza dell'arcata (Aru).
Maryland bridge
Manufatto protesico, posizionato senza alterare la struttura dei denti pilastro. Il fissaggio avviene mediante mordenzatura elettrolitica della travata metallica e cementazione del ponte con il sistema Bonding-composito.
Materia alba
Deposito molle, biancastro intorno al colletto dei denti che si forma a seguito di scarsa igiene orale. Consta di residui alimentari, elementi tessuti distrutti, materiale purulento e germi di varie specie.
Metaplasia
Stato di degenerazione della polpa che ha perduto il suo potere di secernere dentina ed è diventata un semplice tessuto connettivo.
Molaggio selettivo
Procedimento che consiste nel rettificare una disarmonia occlusale molando le interferenze interocclusali precosi (pre-contatti). - postcorretivo, rettifica dei precontatti dopo trattenimento ortodontico (Hoffer).
Mordenzatura
Tecnica che consiste nell'attaccare lo smalto con agenti acidi, allo scopo di provocare l'apertura di microporosità sulla sua superficie. Tali anfrattuosità, profonde mediamente da 20 a 50 micron, servono per farvi penetrare resine fluide, che trovano così ritenzione sulle superfici dentarie.
Necrosi
Mortificazione totale della polpa che evolve in due forme cliniche: la necrobiosi e la gangrena.
Occlusione abituale patologica
Quando la mandibola si trova spostata in avanti o lateralmente in posizione di massima intercuspidazione (mancanza di stabilità) e di trauma occlusale (punti di contatto prematuri).
Occlusione centrica
Contatto interdentale quando la mandibola è in posizione di relazione centrica (in posizione di chiusura abituale).
Occlusione in massima intercuspidazione
Quando i denti sono a contatto tra loro nella posizione più stabile.
Odontoclasia
Diminuzione della consistenza dei tessuti duri del dente provocata da demineralizzazione. Riassorbimento per l'azione di cause infettive meccaniche o traumatiche. Azione causale degli odontoclasti e osteoclasti.
Odontoeurisi
Abrasione delle superfici occlusali che comporta un allargamento e un appiattimento dei denti, con aumento dell'area occlusale.
Odontoma
Malformazione dentaria; può originare da tutte le strutture del germe dentario. Si distinguono O. duri, molli e compositi.
Onlay
Corona parziale in fusione d'oro o di porcellana che comprende tutta la superficie occlusale del dente. In protesi di ricostruzione è indicato sia nei denti vitali che devitalizzati. La corona tre-quarti viene anche utilizzata in protesi di sostituzione come pilastro di ponte.
Ortodonzia intercettiva
Si propone l'applicazione del trattamento precoce delle irregolarità di posizione dei denti.
Ortognatodonzia
Branca dell'odontostomatologia che si interessa delle alterazioni dento-maxilo-facciali e il suo campo d'applicazione abbraccia tutte le problematiche connesse con lo sviluppo cranico-mascellare in senso lato.
Overbite
Per indicare la posizione allungata dei denti superiori che nella verticale coprono gli inferiori, in occlusione centrica. Serve anche per indicare la relazione verticale delle opposte cuspidi dei denti posteriori.
Overdenture
Protesi locale o anche parziale realizzata mediante ancoraggio su una o più radici o bassi monconi dentari residui.
Overjet
Situazione interdentaria per la quale i denti superiori sopravanzano nella verticale i denti inferiori, con i denti posteriori in contatto di occlusione centrica.
Papilla gengivale
Quella parte dell'orletto gengivale che chiude normalmente lo spazio interdentario.
Parodonto
L'insieme degli elementi di sostegno del dente: il cemento, il desmodonto o legamento periodontale, l'osso alveolare ed i tessuti gengivali.
Perle di Epstein
Piccole prominenze bianco-giallastre, visibili alla nascita ai lati della linea mediana del palato duro.
Perleche
Infiammazione ulcerativa degli angoli della bocca a seguito di cause varie: abbassamento della dimensione verticale, irritazione da abitudine di leccare con la lingua la connessura labiale, igiene scarsa, infezione (batteri, funghi).
Permuta (periodo di p.)
Quando cadono i denti decidui ed erompono i permanenti. Si estende fra il 6° e 11° anno = dentatura mista.
Placca dentaria
Ammasso microbico estremamente polimorfo comprendente batteri aerobi e anaerobi legati ad una matrice intermicrobica, accollata alla superficie dello smalto da una pellicola acquisita, esogena, amicrobica di origine salivare (Frank). E' considerata oggi il principale fattore locale direttamente responsabile della carie.
Ranula
Cisti da ritenzione delle ghiandole sottomascellari o sublinguali, che insorge in corrispondenza o ai lati del frenulo linguale. Defezione per somiglianza con la zona laringea della rana.
Reimpianto
Reposizione di un dente dal suo alveolo dal quale è stato esportato a seguito di trauma o per indicazione terapeutica.
Riassorbimento
Lisi delle radici dei denti decidui e del processo alveolare conseguente ad eruzione dell'omologo permanente.
Rizalisi
Riassorbimento iniziale o totale di una radice dentaria. Può essere fisiologica (denti decidui), o patologica (embriologica, meccanica o infettiva).
Rizotomia
Separazione chirurgica delle radici tra loro. Si esegue quando un dente pluriradicolare ha un retrazione ossea nella zona della forcazione radicolare, per permettere una buona igiene.
Saliva
Secreto proprio delle ghiandole annesse al cavo orale. La saliva che ha una reazione vicina allaneutralità (pH 6,6), è costituita essenzialmente da acqua (98,7%), da sostanze inorganiche (cloruri, carbonati, bicarbonati, solfati, fosfati, tiocianati) ed organiche (mucina, ptialina, enzimi come proteasi, lipasi, fosfatasi). Oltre alla funzione digestiva, la saliva favorisce la masticazione, la deglutizione e svolge una azionedetergente e protettiva nei confronti degli elementi dentari.
Shock anafilattico
Reazione improvvisa, imprevedibile, di estrema gravità, con interessamento pluriviscerale e depressione delle principali funzioni organiche. Tale reazione indotta da svariati antigeni (anestetici), è dovuta, nella grande maggioranza dei casi, ad un meccanismo immuno-allergico che interessa tutto l'organismo.
Sigillanti
Materiali compositi utilizzati nella prevenzione della carie occlusale di promolari e molari permanenti con solchi molto pronunciati.
Silicone
Materiale per impronte (Hastic, Permaflex, Silicone) composto da silicio ed ossigeno, per uso protesico.
Sindesmotomo
Strumento con lama a forma di menisco, utilizzato per il sezionamento preliminare del legamento desmodontale, nel corso di avulsione dentaria.
Solco gengivale
Depressione anatomica fra l'epitelio gengivale e lo smalto o il cemento. In condizioni patologiche l'approfindimento del solco diventa ricettacolo di placca batterica, residui alimentari.
Spee (curva di S.)
Curva a convessità inferiore lungo la quale si dispongono le superfici occlusali e i margini incisali delle arcate. Secondo alcuni autori è ideale, secondo altri autori (Stramezzi) è meglio che sia piatta per non creare problemi all'articolazione temporomandibolare.
Spix (spina dello s.)
Spina ossea situata sul bordo mesiale del foro di entrata del canale dentario inferiore. Punto di repere per l'anestesia tronculare del nervo mandibolare.
Streptococcus Mutans
Batterio Gram+, anaerobico facoltativo, produttore di acido lattico, capace di sintetizzare polisaccaridi intra ed extra cellulari. Risulta essere il più attivo microorganismo cariogeno.
Stripping
Riduzione dei diametri mesio-distali degli elementi dentali per risolvere casi di lieve affollamento dentale senza eseguire estrazioni bilanciate dei premolari. In genere viene eseguito sugli incisivi inferiori.
Tartaro
Sostanza amorfa composta principalmente da fosfato e carbonato di calcio, aderisce allo smalto, al cemento e si insinua nelle tasche parodontali. Rappresenta lo stadio calcificato della placca dentaria.
Teleradiografia
Radiografia del cranio eseguita ad una distanza di 150 cm., in posizione latero-laterale o postero-anteriore. Si esegue per scopi diagnostici cefalometrici, cioè per misurare angoli e lunghezze delle varie componenti scheletriche.
Tiranervi
Cosidetto inquanto utilizzato per estirpare la polpa del canale. Non rientra più nello strumentario endodontico, poichè l'azione di strappo e non di taglio residua un monconepulpare a sezione non netta.
Torque
Movimento controllato della radice in senso vestibolo-linguale, con centro di rotazione sul bordo incisale.
Trigger (punto t.)
Focolaio di iperirritabilità di un tessuto che quando compresso è localmente dolente e se sufficentemente ipersensibile può dar vita ad algia irradiata e qualche volta a fenomeni autonomi riferiti e ad alterazioni propiocettive.
Trisma
Limitazione dell'apertura della bocca dovuta a spasmo o contrattura dei muscoli elevatori della mandibola.
Ulotomia
Incisione col bisturi del tessuto mucoso che ricopre la corona del terzo molare in caso di disontiasi.
Uprighting
Movimento controllato della radice in senso medio-distale, con centro di rotazione sul bordo incisale.
Usura
Lenta eliminazione progressiva dello smalto e successivamente della dentina della corona dentaria a seguito di sfregamenti ripetuti. [vedi anche "abrasione"]
Vestibolare
Indica la parte della cavità boccale che si presenta per prima all'ispezione. E' delimitata all'esterno dalla parte interna delle guance e dalla parte esterna dei denti e delle gengive.
Vite
Mezzo di ancoraggio implantoprotesico. Si distinguono viti autofilettanti, piene, a tramissione totale. Elemento attivo di placche ortodontiche.
Warthon (dotto di W., 1614)
Canale attraverso il quale defluisce la saliva delle ghiandole sottolinguali e sottomascellari situate ai lati del frenulo linguale.
White spot (macchia bianca)
Fenomeno ottico relativo all'aumentata porosità dello smalto. Costituisce un indice di lesione iniziale, caratterizzata da demineralizzazione sub-superficiale dello smalto stesso.
Xilitolo
Alcole polivalente della classe pentitoli. Affine allo xilulosio. Nei riguardi della carie ha la proprietà di non venire metabolizzato dai batteri della placca dentaria. E' uno zucchero non carogeno, indicato nella prevenzione della carie.
Xilocaina
Cloridato di dictilamino 2,6 dimetilacetanilide al 2%; è disponibile con e senza epinefrina per anestesia locale odontoiatrica.